Dopo una lunga battaglia legale, è stata annullata le diffida di due anni per i tifosi della Juventus fermati dopo Parma-Juventus del campionato 2012/13.

I FATTI - Il 13 gennaio dell’anno scorso due pullman con a bordo 107 tifosi bianconeri del gruppo ultras Vikings provenienti da Milano sono stati fermati dalla Questura della Polizia: si è proceduto alla prassi dell’identificazione ed è partita un’indagine perché i suddetti erano sospettati dell’assalto di un bar vicino allo stadio Tardini di Parma. In seguito è arrivato il DASPO, cioè la diffida preventiva e quindi lo stop alla partecipazione degli eventi sportivi: niente stadio per due anni per tutti loro, senza la certezza che quel reato sia stato opera collettiva oppure di pochi. Quello che non si è detto: la Polizia ha “mollato” i pullman, se li è persi durante il viaggio di sorveglianza. Poi il misfatto, assolutamente ingiustificabile: l’assalto al bar da parte dei tifosi, rimasti senza scorta. E la scorta? E i controlli? Assenti ingiustificati.

DETTAGLI - Su 107 tifosi, ovviamente, una piccola parte ha partecipato all’atto vandalico. Non esistono prove video dell’assalto al bar, ma alcuni dei passeggero del pullman (colpevoli o no) sono stati ripresi dalla telecamere fuori dal bar a passeggio. Si è proceduto immediatamente all’arresto in massa con la motivazione del “non potevano essere innocenti”, essendo all’esterno di quel bar in quel momento. Sbagliato, oggettivamente. Non un grande esempio quello che prima della gara tra Parma e Juventus diede il direttore sportivo Leonardi, con il suo “Arrestateli tutti!“. Senza prove ha senso, o meglio è scorretto e ed è solo un modo per abusare della lentezza della giustizia. Che siano tifosi propri o avversari, poco cambia.

Fonte: calciobuzz.it