Potrebbero essere al massimo sette i Daspo emessi nei confronti dei tifosi della Juve Stabia che hanno partecipato ai disordini allo stadio Biondi di Lanciano. In realtà, quello che è avvenuto in tribuna, è stato un parapiglia e i provvedimenti potrebbero anche non essere tali dopo la verifica delle immagini della telecamere della videosorveglianza che si trovano all’interno dello stadio abruzzese. Però, dal settore della Juve Stabia sono partiti oggetti all’indirizzo degli spettatori di casa e gli autori potrebbero essere identificati.
Fino a ieri, ed è un altro dato importante, non sono stati inviati filmati dalla Digos di Chieti al commissariato di Castellammare. Il ritardo, però, potrebbe essere causato anche dagli impegni elettorali delle varie Questure coinvolte nell’analisi dei filmati. Quest’anno, la Questura di Chieti aveva già provveduto, attraverso l’analisi dei filmati al Biondi, alla segnalazione di sei tifosi della Paganese che sono stati poi arrestati il lunedì mattina subito dopo gli scontri avvenuti all’ingresso dell’impianto.
Il clima che si respirava al Biondi, però, era infuocato. A Castellammare, nell’intervallo della gara d’andata dei playout, c’era stato un tentativo dei tifosi dei distinti di arrivare a contatto con quelli provenienti da Lanciano, ma era stato subito sedato. A Lanciano, invece, quando c’è stato il parapiglia, non sono intervenuti gli steward e si sono mosse le forze dell’ordine che hanno riportato la calma, anche con una carica.
Altro fattore da non sottovalutare, però, è che in tribuna i tifosi della Juve Stabia presenti erano con i dirigenti e il sindaco di Castellammare Salvatore Vozza, loro malgrado ritrovatisi nel parapiglia.

Fonte: resport.it