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Daspo per un ultras del Latina
10 Novembre 2014 - letto 3141 volte
Daspo per un ultras 47enne del Latina incastrato dalle telecamere. Continuano le attività di polizia giudiziaria connesse al derby Latina/Frosinone.

La Digos della Questura di Latina ha proceduto alla denuncia di un ultras (M.F.M, le sue iniziali, classe 1967) del Latina che, durante le fasi della contestazione dei tifosi a seguito della sconfitta nel derby Latina/Frosinone, si è reso responsabile di resistenza ed oltraggio pubblico ufficiale. L’uomo è accusato di aver tenuto un comportamento platealmente provocatorio, rifiutandosi di collaborare durante le fasi di mediazione e dialogo con le forze di polizia, fino a divincolarsi dal tentativo di un operatore di contenerlo per evitare degenerazioni e offendendo gli operatori in servizio.

A fronte della necessità di mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica, il personale Digos non ha proceduto a denunciare il 47enne nell’immediatezza dei fatti. Lo ha fatto oggi, una volta visionate le immagini dell’accaduto riprese dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica. Immagini che secondo la Digos non lascerebbero dubbi sulla sua responsabilità. Il 47enne, residente a Latina, con precedenti specifici, già destinatario di Daspo nel 2003 per la durata di tre anni, per lancio di oggetti contundenti durante una partita di calcio, è stato quindi denunciato per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Contestualmente lo stesso è stato colpito dal provvedimento di Divieto di accesso alle manifestazioni sportive per altri tre anni.

Al termine dell’incontro di calcio Latina-Frosinone, parte della locale tifoseria aveva inscenato una forte contestazione nei confronti dei calciatori e della società pontina, per la deludente prestazione offerta in occasione del primo storico derby di serie B tra le due squadre. Durante le fasi della contestazione, dopo che il presidente della “US Latina Calcio” aveva incontrato e parlato con alcuni tifosi su Piazzale Prampolini, una delegazione di ultras sarebbe poi entrata nello stadio per parlare ai giocatori e manifestare direttamente agli stessi il disappunto ed il dispiacere per la cocente sconfitta. Tutta la vicenda era stata monitorata e seguita dagli operatori della Digos in servizio al fine di evitare degenerazioni nei rapporti tra la tifoseria e la società e comunque per prevenire qualsiasi illegalità. Tant’è che l’arresto per il lancio di un sacchetto della spazzatura che aveva colpito gli agenti era stato effettuato in differita.
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