Triestina- Livorno: Ultras scatenati nella caccia al «nemico»
25 Febbraio 2003 - letto 17632 volte Cassonetti di traverso per bloccare gli ospiti allora parte la carica. Sequestrate ai triestini anche tre bandiere I livornesi erano appena una cinquantina, ma dovevano «pagare» per lo striscione sulle foibe TRIESTE - Alla fine battaglia è stata, ma tra gli ultras triestini e le forze dellordine. A partita abbondamente finita, cassonetti delle immondizie sono stati usati dai tifosi alabardati più scatenati per costruire una barricata allaccesso della superstrada e chiudere la «via di fuga» alla sparuta carovana di supporters livornesi: due pullmini da nove posti e nemmeno una decina di automobili. Dopo le vane intimidazioni per farsi largo fatte dagli uomini della folta scorta, è partita la carica di polizia e carabinieri con lancio di lacrimogeni e colpi di manganello. Allindirizzo degli agenti sono stati lanciati ciotoli e bottiglie. Cariche e controcariche tra gruppi di ultras e formazioni di agenti in tenuta antisommossa si sono sviluppate fin davanti alla Risiera e in via Flavia oltre lex cinema Lumiere. Forzato il blocco, i tifosi livornesi hanno potuto imboccare la strada di casa. Mancava un quarto a mezzanotte allorché quattro giovanissimi ultras triestini, alcuni con la sciarpa biancorossa al collo, sono stati caricati su due pantere delle polizia e portati in questura dove, nel corso della notte è stata vagliata la loro posizione. Su unautoambulanza del «118» fatta arrivare in via Valmaura sono stati medicati cinque rappresentanti delle forze dellordine e due tifosi della Triestina rimasti contusi nella carica. Un bilancio più completo della battaglia lo si potrà però avere soltanto stamattina allorché presumibilmente anche altri tifosi si presenteranno al pronto soccorso a causa delle botte subite. Nel corso della partita il contatto fisico tra le due tifoserie si era limitato a un paio di calcioni da una parte e dallaltra contro i cancelli che le dividevano. Gli ultras ospiti sono arrivati quando la Triestina era già passata in vantaggio, oltre un quarto dora dopo linizio della gara. Uno stuolo quasi infinito di auto della polizia con i lampeggianti accesi e di auto civetta della Digos e poi i tifosi labronici. Sette o otto poliziotti si erano schierati indossando i caschi e impugnando gli scudi in plexiglass, ma più per precauzione che per altro. Via Valmaura infatti era deserta, fatta completamente sgomberare fin dalle sei del pomeriggio. Un carro attrezzi dei vigili urbani ha portato via lultima macchina in sosta nei paraggi, una Panda rossa targata Treviso. Alcune magliette rosse con la vecchia sigla sovietica Cccp e parrucche rosse contraddistinguevano parte della tifoseria ospite. A un certo punto è spuntata una bandiera con la falce e il martello, e è stato acceso un fumogeno anchesso rosso. Gli ultras triestini hanno risposto con una croce celtica, un teschio con pugnale simbolo degli «arditi» e poi hanno intonato linno di Mameli quando i toscani si sono messi a cantare «Bandiera rossa». Fuori dallo stadio i posti di blocco erano strettissimi e anche allinterno il dispiegamento di poliziotti, carabinieri e finanzieri nutrito. La Digos già prima della gara aveva sequestrato nella curva degli ultras triestini tre bandiere: una con la scritta Dux, una seconda con il busto di Mussolini e una terza con un fascio littorio. Nella ripresa è apparso anche lo striscione firmato da Forza Nuova con la scritta «Le foibe gridano vendetta». E rimasto issato per qualche minuto, è stato tolto dopo ripetuti appelli fatti dallo speaker allaltoparlante. Subito dopo però ne è apparso uno più grande: «Rispetto per i martiri delle foibe». Fino a pochi minuti prima della partita il sito degli ultras di Livorno era stato bersagliato da messaggi contrapposti tra cui due mandati da Muggia e San Dorligo della Valle che davano solidarietà ai livornesi contro i fascisti triestini. Un invito era stato fatto anche a sloveni e croati a presentarsi al Rocco per tifare contro Trieste ma non è stato raccolto. Così come non si sono visti i veronesi che avrebbero dovuto dare man forte agli ultras alabardati nel nome di una comune simpatia per la destra radicale. Fonte: IL PICCOLO ilpiccolo.it Notizie correlate Livorno
Altre notizie ![]() 29 Ottobre 2020 - Cosa significa essere ultras?
Essere ULTRAS significa essere a difesa della città, in ogni Suo aspetto e sfaccettatura.
Essere... ![]() 27 Ottobre 2020 - “Avete distrutto la pescaresità...Fuori da questa città”. Recita così uno striscione della tifoseria... ![]() 27 Ottobre 2020 - Non è un periodo semplice per la Cavese. Dopo la sconfitta contro il Monopoli per 0-1, alcuni esponenti della tifoseria si sono... ![]() 22 Ottobre 2020 - Ancora una volta siamo costretti ad alzare la voce.
Ancora una volta in questa Città è difficile investire o fare sport.... ![]() 16 Ottobre 2020 - Curva Nord Ancona comunica che, viste e considerate le nuove normative di accesso allo stadio uscite nell'ultimo decreto, ha deciso di... ![]() 15 Ottobre 2020 - Un momento non facile per l'Arezzo, che in campionato non sembra aver ancora trovato la giusta quadra: un solo punto in quattro gare e... ![]() 13 Ottobre 2020 - Nonostante la vittoria con il Potenza, alcuni ultras rossoneri hanno manifestato davanti al comune l’attuale società.... |
Stai ascoltando
![]() Onair
|