La questura ha acquisito i filmati della lite scoppiata domenica sulla tribuna dello stadio Solvay, durante il derby Rosignano-Cecina di Coppa Italia Promozione. In base alla ricostruzione di quanto è accaduto sarà valutata l’ipotesi di emettere dei provvedimenti amministrativi, Daspo in gergo tecnico.

Un brutto episodio, perché oltretutto coinvolge un dirigente sportivo del Cecina calcio, il consigliere Andrea Flavioni, 50 anni, che avrebbe sferrato un pugno contro Antonio Di Rocca, 20 anni, fratello dell’allenatore del Rosignano.

Una lite scoppiata per una parola di troppo, a quanto pare. Ma la ricostruzione dei fatti è ancora al vaglio dei carabinieri che erano presenti in tribuna e che sono subito intervenuti per sedare la lite, insieme agli agenti della polizia di Stato, impegnati nell’ordine pubblico. Per ragioni di sicurezza era stata decisa anche la chiusura di via della Repubblica, la strada d’accesso allo stadio, perché nell’ultimo derby tra le due squadre cugine, 5 anni fa, gli ultras del Cecina avevano danneggiato delle strutture.

Ma stavolta il problema è scoppiato in tribuna. Il giovane Di Rocca ha riportato una ferita con lo spostamento della mandibola, ma anche il dirigente del Cecina è andato al pronto soccorso, riferendo di essere stato colpito con una pedata.

Intanto il presidente del Cecina calcio, l’avvocato Enrico Marinai, ha convocato per stasera il consiglio direttivo in cui verrà valutata la posizione del consigliere. Marinai si scusa, come dirigente della società rossoblù. «La vicenda è ancora da chiarire - dice - ma è evidente che in ogni caso un atteggiamento violento è un fatto deprecabile, che non deve succedere e non deve essere tollerato. Essendo coinvolto un consigliere non dipende da me prendere eventuali provvedimenti, ma da tutto il consiglio, che per questo è stato convocato».